Regione con molti piccoli fiumi costellati di mulini con semplici  meccaniche. Nel 1850 Luigi Merli sbarra il Tronto e ci realizza una delle prime dighe d'Italia.
L'architetto Piero Portaluppi dalla Lombardia alle Marche fermane per la centrale elettrica di Pedaso, gioiello di architettura degli anni '30.
Tolentino diventa il primo comune del Centro Italia per l'elettrificazione rurale.

Nel 1883 a Milano, in Via Radegonda, venne inaugurato il primo impianto italiano e continentale di energia termoelettrica. I fiumi marchigiani furono nel corso dei secoli sfruttati massicciamente come forza idraulica per i mulin, per granaglie e per le olive, per cui fu abbastanza facile "associare" alle pale del mulino le prime dinamo a corrente continua, per produrre quella poca luce che poteva essere utile per l'accensione di qualche lampadina. I primi a fare questo passaggio furono la famiglia Merli di Ascoli Piceno (1885), la famiglia Natalini di San Severino Marche (1889), i quali si dotarono di illuminazione elettrica per i propri stabilimenti molitori, oltre che di impianti di comunicazione via telefono. Da lì a poco, l'energia elettrica divenne un tema "municipale". Nacquero le prime aziende elettriche municipalizzate che, oltre a problema elettrico, si interessarono anche al tema della presa e della distribuzione dell'acqua potatile. Tra le prime aziende, quella di Piediripa ad Macerata (1888), a Tolentino (1892), a Sforzacosta (1893), a Jesi (1893), a Montefiore dell'Aso (1897). Ma l'elettricità attivò anche le comunicazioni elettriche con le figure di Temistocle Calzecchi Onesti di Monterubbiano (FM) nel 1885.

Le piccole municipalizzate marchigiane non ebbero vita facile per cui cedettero abbastanza presto alla pressione della nascente Società Littoria di Elettricità, poi UNES. L'impianto UNES di Pedaso (1931) venne disegnato dall'archistar Piero Portaluppi.

Luoghi dell'elettricità

Lo studio dell'elettricità

Temistocle Calzecchi Onesti

(Lapedona, 14/12/1853 – Monterubbiano, 25/09/1922)

Laureato a Pisa in Fisica, originario del fermano, affrontò con interesse i temi legati alla nascente scienza elettrica. A lui si deve, oltre che l'intensa attività didattica in diversi licei italiani, anche la scoperta del coherer nel 1885, un componente della radio di Guglielmo Marconi. Insieme al coetaneo e conterraneo Oreste Murani, docente presso il Politecnico di Milano, costituì quel gruppo d'interesse verso la scienza moderna dell'elettricità, lasciando un segno indelebile nella storia del progetto italiano.

Luigi de Vecchis

(Montefiore dell'Aso,  12/01/1858 – 26/10/1937)

Iscritto al Politecnico di Torino (non conseguì la laurea), è stato un imprenditore agricolo delle Marche del sud e sindaco di Montefiore dell'Aso nel momento in cui il comune ascolano si dotò di una centrale idroelettrica e di un impianto di distribuzione dell'acqua potatile. È interessante il carteggio in cui parla di quest'impresa per la quale chiamò i più importanti esperti italiani del tempo, come l'Ing. B. Cabella (1847 -1907) della Tecnomasio Italiana e l'Ing. A. Zannoni (1833 – 1910) di Bologna.

Claudio Egidi - Docente presso il Politecnico di Torino, dirigente presso l'Istituto Galileo Ferraris di Torino, a lui si deve la gestione dell'ora esatta nazionale e l'introduzione della televisione a colori secondo il sistema PAL. Numerose sono state le pubblicazione scientifiche e divulgative in merito alla metrologia nell'ambito delle misure elettriche.

Raoul Paciaroni (San Severino Marche, 17/01/1950) - Autore di un ricco saggio bibliografico sulla storia dell'elettricità nelle Marche, è uno dei pochi storici delle Marche, oltre all'Ing. Getulio Emanuelli, a scrivere sulla storia dell'elettricità locale.

Franco Cantalamessa (Colli del Tronto, 15/09/1938) - Già da appena adolescente tecnico della UNES, ha lavorato nel rinnovamento degli impianti delle centrali elettrice del Centro Italia negli anni '50 collezionando una vasta quantità di cimeli elettrici.

Centrali e musei da visitare

MusET - Museo dell'elettricità, impianti di Borgo Conce, San Severino Marche (MC)
Museo F. Cantalamessa, Offida (AP)
Deposito di Storia dell'Ingegneria O. Mauro, Montefiore dell'Aso (AP)